PARTO CESAREO ESISTONO DELLE CONSEGUENZE?

PERCORSO NASCITA
29 gennaio 2024
Parto cesareo esistono delle conseguenze? | Barbara Colombo Blog

Nascere da parto spontaneo o da parto cesareo è la stessa cosa? A livello di relazione con il bambino, a livello di “essere mamma” assolutamente sì. Non esistono ribadisco sempre mamme migliori perché hanno partorito in un modo piuttosto che in un altro. A livello fisico però ci sono delle differenze importanti e di queste vorrei parlare oggi, concentrandomi soprattutto sul taglio cesareo.

 

Partiamo dalle basi, il taglio cesareo è un intervento chirurgico come molti altri, viene effettuato in modo il meno invasivo possibile e cercando di tagliare tessuti in modo rispettoso, per favorire una guarigione più rapida. Cosa accade però, che alcuni di questi tessuti vengono tagliati, si forma quindi una cicatrice che influenza la struttura fisica di quel tessuto. In particolare mi riferisco all’utero internamente e alla cute e sottocute esternamente. Che cosa significa? Significa che il tessuto muscolare o cutaneo viene sostituito da tessuto connettivo e cicatriziale che serve appunto per “riconnettere” le parti tagliate. Questo avrà minore elasticità e capacità di contrazione/movimento influenzando anche parte del tessuto circostante.

Non accade con il parto spontaneo? Accade anche in caso di episiotomia (il famoso taglietto) in caso invece di lacerazione spontanea questo fenomeno si manifesta in misura ridotta, sempre considerando il grado della lacerazione. Perché se si limita ad una piccola lacerazione la ripresa procede meglio di un taglio, se però il tessuto si lacera profondamente i guai possono essere molti e quindi è importante che l’ostetrica al parto valuti i tessuti e decida se è il caso di eventualmente lasciarli lacerare o intervenire tagliando.

Cosa si può fare per ripristinare la mobilità e migliorare l’elasticità dei tessuti dopo il parto in caso di cicatrice? Far trattare la cicatrice una volta rimarginata da professionisti specializzati.

 

Abbiamo sottolineato che il taglio cesareo è un intervento chirurgico come molti altri, la conseguenza più immediata e diretta è la difficoltà di movimento e di gestione di un neonato per il dolore. In questo caso va detto che il dolore è un aspetto molto personale ma consiglio sempre a tutte le mamme di non esitare a chiedere supporto antidolorifico sia naturale che farmacologico a seconda dei casi e soprattutto nei primi giorni dopo il parto quando ancora si è ricoverati in ospedale.

 

Queste le conseguenze più ovvie del cesareo, ma ci sono alcuni aspetti che forse non consideriamo come così importanti ma che vanno invece fatti notare. Il primo riguarda la mamma, l’intervento ha esposto degli organi interni molto importanti come l’intestino, è quindi facile che dopo il cesareo si soffra di stitichezza o problemi legati al transito intestinale e sarebbe buona cosa che si aiutasse il microbiota a riprendere la fisiologia e tornare in salute attraverso un’integrazione specifica. Inoltre l’alimentazione dovrebbe favorire la formazione di feci con poche scorie per aiutare il passaggio. È importantissimo anche idratarsi sia per ripristinare la perdita di sangue avuta durante l’intervento, sia per reidratare i tessuti e favorire la digestione.

Può anche capitare che l’immobilità post intervento e le posizioni assunte per provare meno dolore possano aver in qualche modo creato contratture e dolori che mai riferiremmo al cesareo, mal di schiena, mal di spalle, a volte cervicale, dolore alle anche…sarebbe utile una valutazione osteopatica e/o fisioterapica post intervento.

 

Infine un aspetto che riguarda il bambino, e riguarda la sua salute presente e futura. Anche il bambino entra in contatto già nella pancia della mamma con alcuni suoi batteri che servono a colonizzare l’intestino in modo eubiotico, ovvero con l’equilibrio e il tipo di specie corretto. Questo processo prosegue durante il parto vaginale perché la colonizzazione del tratto genitale e la vicinanza con il tratto intestinale consentono la colonizzazione corretta.

Con il cesareo ciò non avviene, nel senso che il bambino viene colonizzato secondo molti studi recentissimi, da batteri tipicamente presenti non nel tratto gastro-intestinale materno ma cutaneo. Diversi quindi in specie e quantità. Inoltre il bambino nato taglio cesareo viene spesso maneggiato prima dagli operatori sanitari e quindi colonizzato dai batteri delle loro mani (per questo è fondamentale indossare i guanti quando nasce il bambino non per sterilità). Sarà quindi rovinato per sempre? No assolutamente, il contatto più veloce e prolungato possibile con la mamma e l’allattamento al seno faranno la parte mancante e assicureranno salute ed eubiosi al piccolo. Qualora questi non fossero possibili si può intervenire con un’integrazione di probiotici specifici per il neonato e per ripristinare la salute del suo microbiota.

 

Dimmi un po', ti aspettavi tutte queste conseguenze dal taglio cesareo? Ci avevi mai riflettuto? Sono curiosa di sapere cosa ne pensi.









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