I PRIMI 1000 GIORNI PER LA SALUTE DEL BAMBINO

PERCORSO NASCITA
27 dicembre 2023
I primi 1000 giorni | Barbara Colombo Blog

La finestra dei primi 1000 giorni di vita del bambino (circa 2 anni e 7 mesi) è una delle finestre di opportunità più importanti per quanto riguarda il porre le basi della salute dei nostri figli. In particolare oggi vorrei parlare di come agire per favorire la formazione di un corretto microbiota intestinale.

Perché è così importante per un neonato formare un microbiota sano? Perché tantissimi, veramente migliaia, di studi scientifici hanno dimostrato come lo stato di equilibrio detto eubiosi di un microbiota possa non solo ripristinare la salute ma anche prevenire malattie future, le allergie, la resistenza a stress e molto molto altro perfino alcuni tumori.

Piccola parentesi di definizione: il microbiota di cui si sente molto parlare nient’altro è che l’insieme di microorganismi (non solo batteri) che colonizzano una determinata parte dell’organismo. In questo caso noi stiamo parlando del microbiota intestinale, strettamente correlato ad esempio a quello orale o a quello genitale.

 

Abbiamo detto l’importanza dei primi mille giorni ma volendo restringere maggiormente il periodo più importante per la formazione del microbiota del bambino va dal concepimento al primo anno di vita. Sì dal concepimento. Perché attraverso la madre e la placenta, che un tempo ritenevamo sterile ma che invece non lo è affatto, il bambino riceve il primo contatto con i batteri corporei. In questo primo contatto batterico il bambino forma quello che si chiama Native core microbiotico ed è influenzato appunto dalla gravidanza, ma anche dal parto e dall’allattamento. Passato questo primo periodo e fino ai mille giorni subentra anche l’ambiente in cui il bimbo cresce.

Tanto per fornirvi alcuni dati per me sconvolgenti entro 48 ore dalla nascita i principali siti corporei del neonato sono stati colonizzati, ovvero i batteri che la mamma passa in gravidanza e durante il parto ci mettono solo 48 ore a prendere possesso dei distretti corporei del neonato e iniziare a riprodursi.

 

Perché un microbiota intestinale sia in salute abbiamo detto che deve esserci una condizione di equilibrio ed eubiosi. La gravidanza e il parto spontaneo, insieme all’allattamento al seno assicurano al neonato il passaggio della prima importantissima classe di batteri ovvero i lattobacilli. Attenzione però, se la mamma ha dovuto assumere antibiotico in travaglio o ha partorito con taglio cesareo i batteri che colonizzeranno l’intestino del neonato non saranno più i lattobacilli ma batteri diversi come enterococchi e clostridi oppure, nel caso del cesareo, batteri appartenenti alla cute materna e alle mani degli operatori (attenzione a chi tocca il bambino). Quindi chi nasce da parto diverso dallo spontaneo è spacciato? Ovviamente no, si può ripristinare una flora batterica corretta in qualsiasi età della vita a maggior ragione nella fase neonatale.

 

Come possiamo fare? Innanzitutto in gravidanza bisogna porre molta attenzione alla salute materna, non solo in termini di esami e aumento di peso (importantissimi) ma anche in termini di qualità di alimentazione che fornisce i probiotici, il cibo di cui si nutrono i nostri batteri, attività fisica, livelli di stress-riposo. Va inoltre pensata un’integrazione specifica per sostenere il microbiota materno (e di conseguenza quello fetale) in caso di necessità e il monitoraggio della salute intestinale durante tutta la gravidanza.

 

Una volta che è nato il bimbo possiamo fare tantissimo con l’allattamento al seno. Ormai sappiamo tutti benissimo che il latte della mamma è il miglior alimento per il neonato perché fornisce tutti i nutrienti e gli anticorpi necessari per la crescita e la protezione immunitaria. Possiamo aggiungere con gli studi recenti che il latte materno ha un potente effetto curativo e protettivo perché fornisce HMO ovvero oligosaccaridi che sono il cibo dei bifidobatteri. I bifidobatteri sono una componente essenziale del microbiota intestinale in particolare dell’ileo e del colon. In questo luogo viene sviluppata la difesa immunitaria contro le malattie intestinali, allergie e asma.

E se il neonato per svariati motivi deve assumere formula lo condanno a malattie certe? No, come prima possiamo dire che sicuramente il latte materno sarebbe l’alimento ideale ma in caso contrario si può intervenire con integrazione direttamente al bambino di prebiotici specifici che aiutino a correggere e sviluppare la flora batterica migliore per la sua salute. Entro quando? Entro il solito primo anno di vita ma sapendo che entro i due e mezzo abbiamo comunque la possibilità di farlo.

 

Ci sarebbero molte moltissime cose da dire sul microbiota nei primi mille giorni ma risulterebbe un testo troppo lungo e magari noioso, quello che mi sento di consigliare a tutte le donne in cerca di una gravidanza, alle future mamme e alle neomamme e di prestare molta attenzione a sé stesse e al ripristino del proprio microbiota intestinale pensando a quale bellissimo regalo di salute state facendo ai vostri figli. E mi raccomando, come sempre niente fai da te ma rivolgersi a personale specializzato in microbiota che possa accompagnarvi nel cammino, perché ci sono integratori ed integratori e quelli utili nel nostro caso devono avere caratteristiche specifiche che solo chi lavora con il microbiota conosce bene.









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