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Prima della gravidanza e durante la stessa vengono prescritti e assunti dalle donne degli integratori, cerchiamo oggi di capire insieme quali sono gli integratori necessari e perché è importante prenderli. Evitiamo però il fai da te, integratore alimentare non significa innocuo, va sempre preso sotto consiglio e controllo della vostra ostetrica o del vostro ginecologo.
Premessa importantissima, prima ancora di pensare all’integrazione dobbiamo curare l’alimentazione, infatti i componenti nutritivi che assumiamo con l’alimentazione hanno effetti di gran lunga maggiori degli integratori sulla salute nostra e del bambino. Quello che non riusciamo ad assumere con il cibo possiamo integrarlo.
Alla luce delle attuali linee guida viene innanzitutto prescritto l’acido folico, ce ne sono però di diversi tipi e dobbiamo capire bene quale è la forma migliore da assumere. Acido folico è il nome dato ad un prodotto di sintesi chimica che viene usato per addizionare gli alimenti. Il composto che a noi interessa è il folato ovvero la vitamina B9, detto anche 5-MTHFR. Perché fare attenzione che si tratti di folato e non di acido folico? L’acido folico per essere assorbito deve passare ben 5 step, ma non solo una volta arrivato a livello placentare viene assorbito in scarsissime quantità rispetto a quelle assunte. Il folato invece non ha bisogno del passaggio nel fegato e le concentrazioni nella placenta sono raddoppiate rispetto all’acido folico.
È importante assumere folato perché previene i difetti del tubo neurale nel feto, “chiude” i geni evitando che si disgreghino e riduce i livelli circolanti di omocisteina (molecola con un ruolo importante nella gestosi).
Il folato lo troviamo in questi cibi:
- Verdura a foglia verde
- Asparagi
- Broccoli
- Cavolfiore
- Peperoni
- Cavolini di Bruxelles
- Piselli
- Fagioli
- Lenticchie
- Papaia
- Arance
- Avocado
- Semi e noci/nocciole
Come abbiamo già detto preferire l’alimentazione all’integrazione ma spesso in questo caso l’apporto necessario di folati è superiore a quello che introduciamo ed è quindi importante assumere un integratore adeguato a raggiungere la dose consigliata di 0,4mg al giorno.
La vitamina B12 è un marcatore importante che va considerato in caso soprattutto di anemia. Non a tutte le donne è quindi consigliata la supplementazione di questa vitamina, è bene prima dosarla con un esame del sangue per capire se viene assunta con la dieta in maniera ottimale o se in caso di anemia può essere utile integrarla. Ecco i cibi che contengono vitamina B12:
- Carne in genere
- Molluschi, pesci e crostacei
- Uova
- Latte e latticini
Per le donne che seguono una dieta vegetariana o vegana è possibile assumere la vitamina B12 attraverso:
- Vegetali fermentati
- Alga Nori
- Spirulina
- Funghi Shiitake
Attenzione però che sia nelle donne vegetariane che vegane l’apporto non è sufficiente e quindi dovranno assumere integratori
Uno studio molto recente pubblicato su Nutrients a settembre 2023 ha valutato come interessante la supplementazione in gravidanza di mioinositolo per la prevenzione del diabete gestazionale. Le curve glicemiche delle donne che assumevano inositolo in gravidanza erano significativamente migliori di quelle che non lo assumevano, inoltre riduce il rischio di insulino-dipendenza, ipertensione e crisi ipoglicemiche neonatali. Quindi nelle donne che hanno fattori di rischio elevati per lo sviluppo di diabete gestazionale dovrebbe essere valutata l’integrazione anche con mioinositolo.
Un altro elemento fondamentale è l’arginina. Questo elemento è un vaso dilatatore ed è quindi importante che venga assunto nelle donne che hanno già tendenza ad avere ipertensione per prevenire la pre-eclampsia e le complicanze ad essa correlate. L’arginina può essere assunta quasi esclusivamente con la dieta ed è presente in:
- Noci
- Frutta
- Carne
- Prodotti caseari
In questo caso per le donne vegetariane o vegane può essere necessaria l’integrazione ma va valutato insieme a chi sta seguendo la gravidanza
La supplementazione di vitamina D nella donna in gravidanza è ad ora controversa. La vitamina D viene prodotta dalle nostre ossa con l’esposizione solare, quindi alcuni studi dimostrano che la presenza si vitamina D scarsa prima del concepimento non consentirebbe di produrne a sufficienza durante la gravidanza, a maggior ragione se questa avviene nel periodo invernale o in paesi in cui il sole non è così presente.
Inoltre uno studio interessante pubblicato su Pediatrics ad ottobre 2023 evidenzia come la supplementazione di vitamina D alla mamma possa influenzare positivamente lo sviluppo del microbiota del bambino in utero. Servono ancora studi però per poter approvare la somministrazione a tappeto della vitamina D che ad oggi resta una scelta clinica.
Spesso insieme al folato viene assunto un multivitaminico generico, tanto non fa male. Invece è importantissimo considerare gli elementi contenuti nel multivitaminico, quelli di cui abbiamo parlato oggi sono solo alcune delle componenti dei multivitaminici, va valutato ad esempio la presenza di DHA, di vitamina A e C ma sono tutte scelte che dovrebbe fare l’ostetrica o il ginecologo che sta seguendo la nostra gravidanza in base alla nostra situazione clinica.
Il mondo degli integratori per la gravidanza è vario, di nuovo raccomando di evitare il fai da te e preferire una dieta equilibrata all’assunzione di pillole.

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