.jpg)
Sta prendendo decisamente piede la volontà di riconnettersi con la propria origine, la terra come terapia. Si moltiplicano le iniziative di meditazioni e lezioni di yoga nei boschi, di abbracci agli alberi e di camminate scalzi sul prato. Solo moda da hippie o ci sono dei fondamenti in tutto ciò?
Le scienze yogiche chiamano questa pratica grounding. È una vera e propria terapia che serve a riconnetterci elettricamente alla Madre Terra. Ma perché è così interessante?
Dobbiamo fare una premessa, ogni corpo sulla Terra e la Terra stessa sono caricati elettricamente e ha una vibrazione specifica. Tutti i corpi sono in scambio costante di energia tra loro e con la Terra stessa perché costituiti degli stessi elementi in proporzioni differenti. La Terra ha una vibrazione di 528 hertz, quella che possiamo considerare la frequenza originaria, la stessa che i biochimici in laboratorio utilizzano per riparare le sequenze di DNA rotte. Già da queste affermazioni possiamo capire che ci sono delle solide basi scientifiche al volersi riconnettere alla terra, considerandola una gigantesca batteria che può ricaricarci e farci stare bene.
Se abbiamo detto che ognuno di noi ha una sua vibrazione elettromagnetica, anche noi abbiamo bisogno di una “messa a terra”, che possiamo considerare un po' come il radicarci alla terra. Sono stati fatti numerosi studi scientifici (pubblicati su portali importanti come Pubmed) per studiare come la messa a terra influenzi la salute degli individui, ed è stato dimostrato che aumenta la salute cardiovascolare perché aumenta la fluidità dei globuli rossi che non si accumulano. Ha inoltre prodotto risultati in termini di risposta infiammatoria ovvero con differenze significative nella concentrazione di molecole pro-infiammatorie (che vengono ridotte dalle tecniche di messa a terra).
Un secondo studio molto ampio ha voluto dimostrare come la messa a terra abbia migliorato il sonno delle persone, sia uomini che donne, e ridotto significativamente il danno muscolare e il dolore post esercizio. Non solo ma tutti questi studi hanno dimostrato che i risultati sono duraturi nel tempo.
Come possiamo però fare il radicamento-riconnessione-grounding? Vi sono diverse tipologie di grounding e diverse tecniche. Alcune di esse sono applicabili all’aria aperta, come ad esempio camminare a piedi nudi nella natura di ogni genere (prati, boschi, spiagge) o fare sedute di meditazione in luoghi in cui la presenza dell’uomo è minima. La cosa estremamente importante in questo caso è liberarsi di tutti gli oggetti che emettono frequenze differenti (quindi computer/tablet/cellulari e smartwatch) e soprattutto cercare di concentrarci sulle sensazioni del nostro corpo, ovvero passare da un baricentro molto razionale e cerebrale ad un baricentro reale, nel core, nel ventre, che ci aiuta a recuperare equilibrio
Se queste pratiche però non ci risuonano, possiamo optare per degli ausili interessanti come i tappetini e i calzini appositamente studiati e creati per fare grounding. In questo modo potremmo stare comodamente a casa e riconnetterci con la frequenza originale della terra.
Un ultimo valido aiuto per il grounding ci è dato dalla riflessologia plantare, che può essere anche auto eseguita trattando il piede in punti specifici. Perché la riflessologia plantare? Perché i nostri piedi sono potentissimi centri di disintossicazione che curiamo molto poco chiudendoli spesso in calzature non adeguate che li soffocano.
Vediamo infine quando è consigliato fare grounding. A livello terapeutico ogni volta che se ne senta il bisogno, ci sentiamo in disequilibrio o abbiamo la necessità di rallentare per poi ripartire con più energia. A livello invece preventivo è consigliato farlo una volta al mese, anche in gruppo.
E allora, lascio a te la risposta alla domanda iniziale, moda un po' hippie o supporto terapeutico al nostro benessere?

Se pensi che io possa esserti utile contattami, il primo colloquio รจ SEMPRE gratuito, ti aspetto!
Sono a Bernareggio (provincia di Monza e Brianza).
Sono disponibile anche online e per alcuni servizi anche a domicilio della paziente.
Oppure iscriviti alla mia newsletter per conoscermi meglio, avrai un EBOOK IN REGALO coi miei consigli per il tuo benessere.